Risultato della ricerca: palazzina di caccia di stupinigi
Menszeta
In valle Paleazza a Mesole - Lio Piccolo
Claudio_Moretti
C’era un tempo scuro che faceva paura, ma di tanto in tanto il sole si faceva spazio ed inondava di luce il paesaggio sottostante, con una luce bianca e vivida, ma mi mancava il paesaggio da ritrarre, quando mi è venuto in mente questo posto, e via di corsa per non perdere tempo, è a dieci minuti da casa mia, piazzo il cavalletto, inquadro la scena, lo scuro del cielo davanti e dietro il sole ricoperto da nuvole e dopo la lunga attesa, circa un’ora, poi il miracolo è avvenuto, e click, l’evento è durato pochissimi secondi, avevo in mente ancora un’altra angolazione, ma non ne ho avuto il tempo. Poi ho riposizionato in verticale il cartello, che avevo inclinato appositamente.
maxiben
La straordinaria possenza ed eleganza che hanno questi splendidi rapaci.... Mare di Norvegia Gennaio 2015
skorpio70
A caccia di forme create dal mare in piena solitudine, nell\'affascinante paesaggio che solo l\'inverno è in grado di regalare.
maxiben
Navigando sul Rio cuiabà ho avuto la fortuna di assistere a questa scena quasi irripetibile di caccia... solo al rientro mi sono accorto che il pesce catturato aveva a sua volta un' altro pesce in bocca..
nikiseicarri
La Casina Vanvitelliana è un suggestivo casino di caccia ubicato su un\'isoletta del Lago Fusaro, nel comune di Bacoli. A partire dal 1752 l\'area del Fusaro, all\'epoca scarsamente abitata, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone, che affidarono a Luigi Vanvitelli le prime opere per la trasformazione del luogo. Salito al trono Ferdinando IV gli interventi furono completati da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, che nel 1782 realizzò il Casino Reale di Caccia sul lago, a breve distanza dalla riva. Dal punto di vista architettonico, la Casina si inserisce tra le più raffinate produzioni settecentesche, con alcuni rimandi alla conformazione della Palazzina di caccia di Stupinigi, progettata alcuni anni prima da Filippo Juvarra facendo ricorso a volumi plastici e ampie vetrate. L\'edificio voluto dai Borbone presenta infatti una pianta assai articolata, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l\'uno alla sommità dell\'altro, restringendosi in una sorta di pagoda, con grandi finestre disposte su due livelli; un lungo pontile in legno collega inoltre la Casina alla sponda del lago, anche se il ponte è stato creato recentemente per rendere agevole la visita.
amanaa
Palazzina di caccia di Stupinigi in Hdr
mauriziot
Da oggi si riparte per la "caccia" fotografica soggetti in movimenti in giro per le riserve e le campagne toscolaziali, ma per il momento recupero un vecchio scatto trascurato.
mauriziot
.... il Mulino di Orbetello: la prima "fuga" da Roma da molto tempo; scattata al ritorno di una "caccia" ai fenicotteri. Orbetello, 27 gennaio 2021
mauriziot
... di Ponente, prima di andare a "caccia" di Gazette e Gabbiani; Orberello, luglio 2019
fabiofoni
Questo uccellino si era posato nei rami dell'albero di fronte alla mia terrazza, prendo la Nikon e riguardando i rami non lo vedo più, alzo lo sguardo e vedo che si è posato sulla ringhiera, ho cercato di scattare più velocemente possibile, visto che Merlino, il mio gatto, da loro una caccia spietata, per fortuna rimane sempre a bocca asciutta!
NikFly
60 secondi (o giù di lì...) di esposizione al tramonto. Pro-stop ND10
mauriziot
La caccia con l'aquila rientra profondamente nella tradizione e nella cultura dell'etnia Kazaca che vive nella Mongolia occidentale; per questo, al Festival delle aquile partecipano, fra gli altri, anche cacciatori anziani o, come in questo caso, molto giovani, spesso accompagnati e/ aiutati dal padre. Da notare il copricapo di cuoi che protegge la testa dell'aquila. Olglij, settembre 2017